Il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia: una fase delicata
Il passaggio dall’Asilo Nido alla Scuola dell’Infanzia segna per il bambino l’uscita da una situazione protetta e rassicurante ad un ambiente che, pur mantenendo caratteristiche simili, è caratterizzato da nuovi aspetti e da oggetti, come tavolini, materiali di scrittura, lavagne multimediali, e simili che rimandano ad un contesto pià apertamente scolastico.
Mantenere e garantire una continuità tra le due realtà educative può facilitare un inserimento dei piccoli allievi sereno e graduale.
Il progetto si articola nel programmare momenti di incontro tra bambini di età diverse ma che appartengono ad un’identica realtà: la scuola, intesa come contenitore unico di esperienze, di crescita e di apprendimento per la personache ne usufruisce. I bambini durante gli incontri fanno amicizia fra loro e cominciano a familiarizzare con l’ambiente che li accoglierà. E’ una bella esperienza.
Il Nido Trichechi è un servizio educativo del Comune di Torino, proprio attacato, nello stesso edificio, alla nostra scuola dell’Infanzia Rousseau: questo senso di comunanza ha dato vita alla collaborazione tra le due realtà; il desiderio comune di dare uniformità alla crescita del bambino e continuità di percorso all’intera famiglia che lo accompagna.
L’esperienza sperimentale degli scorsi anni ha dato esiti positivi. I bambini piccoli si sono sentiti accolti, i bambini grandi si sono sentiti capaci e competenti. Le famiglie hanno apprezzato lo sforzo delle due Istituzioni scolastiche dilavorare in sinergia ed in continuità per il benessere di tutti.
Infine, i momenti di progettazione e di verifica finale tra maestre hanno consentito:
– una formazione delle sezioni dell’Infanzia che ha tenuto conto delle diversità individuali dei singoli bambini;
– di concordare un percorso metodologico-educativo comune
– di favorire scambi di informazione e di esperienze tra i due livelli scolastici
– di individuare modalità e strategie per l’inserimento dei bambini nella scuola dell’infanzia.
METODOLOGIA DIDATTICA
A titolo d’esempio, per far capire come si lavora, nell’a.s. 2023-24 per il progetto di continuità si è utilizzato un libro-ponte, dal titolo “La scatola” di Isabella Paglia.
La storia parla di una scatola misteriosa che si trova in mezzo al bosco. Ai lati della scatola si trovano due fori.
Un gruppo di animali, abitanti di quel bosco, incuriositi si avvicinano; non aprono la scatola ma provano ad invitare il nuovo amico, che vive all’interno, ad uscire.
Gli animali si domandano quale buon motivo lo tiene chiuso in una scatola: “avrà paura? Avrà vissuto una brutta esperienza? Si sentirà solo? Fragile o addirittura brutto?…”
A questo punto il gruppo mette in atto diversi tentativi per far sentire il nuovo amico accolto e amato: organizzano una festa, preparano un picnic, eccetera.
Dopo tanti tentativi falliti, l’arrivo di un temporale spaventa gli animali. La scatola potrebbe inzupparsi, il suo abitante si potrebbe trovare in pericolo.
A quel punto la sorpresa: il pappagallo che ci vive dentro decide di uscire. Ringrazia gli amici per averlo aspettato e per aver rispettato i suoi tempi di crescita.
Nasce così una grande amicizia!
Nello stesso modo i bambini del Nido si trovano in un tempo di attesa e, forse di qualche piccola paura, ed i loro amici più grandi costituiranno il gruppo di abitanti del bosco, o meglio della scuola dell’infanzia, che accoglieranno i nuoviabitanti.
L’idea è quella di offrire continuità ai piccoli allievi del Nido in modo che si possano sentire accompagnati dalle loro insegnanti in un ambiente rassicurante .
Questa opportunità educativa sarà altrettanto importante per i bambini “grandi” che svilupperanno un senso di accudimento e di condivisione con i piccoli. Alcuni riceveranno i fratellini, presenteranno la loro scuola e utilizzeranno glistessi giochi.
È previsto al termine del progetto un incontro di condivisione e confronto tra le Educatrici e le Insegnanti della scuola Rousseau. La conoscenza dei bambini da parte delle Educatrici sarà informazione importante per accogliere al meglio i nuovi alunni e le loro famiglie.